4 – 5 ottobre 2024

A volte ci vogliono 17 anni per realizzare un sogno.
Altre volte, non solo si realizza, ma si arriva anche in vetta all’obiettivo.
Kabir con la #evo239 ci è riuscito.
Dopo anni di prove, sacrifici e tanta pazienza finalmente la prima gara dell’@Alfa Romeo Challenge – Deutschland al Nürburgring con risultati sopra ogni aspettativa.
Race 1 – 4 ottobre 2024
Cat. 4 🏆p.1
Race 2 – 5 ottobre 2024
Cat. 4 🏆p.1
Possiamo chiamarlo l’inizio di un viaggio? Si!
Grazie a GMC-Racing, Alessandro D’Antilio della Giessea Engine Elaborazioni Maranello, Mirko Gianelli 20141.ink, Domenico Angiola #angiolatechnology, e tutto il #team239 per aver creduto in questo progetto.
Per gli appassionati ecco il video della gara dell’@Alfa Romeo Challenge – Deutschland al Nürburgring vista dalla #evo239 di Kabir.
Da guardare fino alla fine! 😏
Grazie a GMC-Racing Giessea Engine Elaborazioni Maranello 20141.ink Mirko Gianelli Domenico Angiola #angiolatechnology #239team e al DMV Classic Masters con tutti i suoi avversari di altissimo livello.
Special guest speaker Marco Clavenna
Editor Audio Maurizio Colombo
Editor Video Leonardo Bonavetti

L’intervista uscita sul settimana Settegiorni dell’ovest di Milano

A volte i sogni si realizzano.

Questa volta è stato il turno di Kabir Bonavetti. Milanese trapiantato a Rho da 16 anni con una passione: le auto da corsa. Lo scorso fine settimana ha portato a casa due primi posti di categoria, nelle due competizioni del campionato più famoso d’Europa dedicato alle Alfa Romeo d’epoca: l’Alfa Romeo Challenge. Il Nurburgring ha fatto da sfondo alla realizzazione di un sogno.

Nel 2005, la voglia di correre in pista con degli avversari all’altezza delle sue ambizioni, lo ha portato ad acquistare un’Alfa Romeo Evoluzione del 1987, esattamente la n.239 in una produzione di soli 500 esemplari.

Perché proprio una 75 evoluzione?

Perché volevo una macchina turbo a trazione posteriore e doveva essere una macchina italiana. Lo scopo è sempre stato quello di correre in un campionato di alto livello.

In Italia ci sono campionati di auto storiche?

Si, certo, ma per me sono inavvicinabili. In Italia o sei ricco e hai un’auto da competizione completamente originale come quelle ufficiali che correvano, o non corri. Quelli come me, che vivono una vera passione per le elaborazioni, devono andare all’estero.

Nel 2017 ho partecipato al Time Attack Italia piazzandomi primo nella categoria Historic. È stata un’esperienza positiva dove ho iniziato a misurare l’asfalto delle piste più belle d’Italia. Erano gare a tempo e io ho sempre voluto fare una gara vera con partenza da fermo o lanciata. Negli ultimi tre anni sono stato a Zandvoort e ho partecipato alle gare del DNRT Olandese durante lo Spettacolo sportivo, un evento dedicato alle Alfa dove arrivano appassionati da tutta Europa. Bello, divertente, ma senza suddivisione per categorie. Ho sempre voluto mettermi alla prova con potenze simili a quelle della mia Evoluzione.

Sei tornato da poco dal Nurburgring, com’è stata l’accoglienza degli avversari?

Seguo i piloti dell’Alfa Challenge sul web da vent’anni. Quando li ho incontrato mi è sembrato di conoscerli da sempre. Inoltre, ci hanno accolto come se fossimo sempre stati parte del gruppo. C’è molto fairplay e ci si aiuta dove qualcuno ha bisogno.

Quindi se qualcuno rompe l’auto o non riesce a gareggiare cosa succede?

In questo week end il nostro vicino nei paddock è andato contro un muro e ha rotto parte della sua 75. Lo abbiamo aiutato nel sistemarla per fare in modo che rientrasse per la seconda gara del sabato.

E ci siete riusciti?

Si si certo! La sera siamo stati con tutto il gruppo a festeggiare prima ancora della finale. C’è un bel clima.

Parli al plurale, non sei andato da solo.

No, mi muovo sempre con la mia famiglia, sono viaggi lunghi ed è un modo per stare insieme vivendo esperienze un po’ diverse dal classico week end fuori porta. Abbiamo restaurato un camper del 1985, sempre Alfa Romeo, l’unico mai prodotto, e ci muoviamo come una vera squadra. Ci seguono anche degli amici tra cui, Mirko Gianelli e Domenico Angiola, appassionati di Alfa Romeo e del mondo delle corse.

È uno sport costoso, come fai a sostenere tutte le spese?

Infatti, ci ho impiegato 17 anni a fare la mia prima vera gara – racconta sorridendo Kabir – Per una famiglia come la nostra, semplice, che vive dei propri stipendi, non è facile far quadrare i conti. Ci sono delle rinunce da fare. Qualche amico ci aiuta con prezzi agevolati, ma dobbiamo cavarcela da soli con i nostri tempi. Gli sponsor investono solo dove trovano del business, non sugli appassionati che al momento non riescono a permettersi un campionato intero. Anche se in qualche modo ci credo ancora.

Prossima tappa?

Al momento devo risistemare il motore. Durante l’ultima gara ha dato segnali non confortevoli. Starò fermo per un po’, cercherò di aggiustarlo e appena ne avrò la possibilità tornerò in Germania o in Belgio o ancora in Olanda. Mi piacerebbe provare Spa Francorchamps e Hockenheim.

Dove possiamo seguire gli sviluppi del tuo progetto?

Sui social. Ho una pagina dedicata, Alfa 75 Evoluzione 239, e un sito dove cerco di tracciare cambiamenti e movimenti www.evoluzione239.com